mercoledì 20 agosto 2014

Il doppiaggio italiano nei videogames

Tra le mie molteplici passioni, c'è anche il doppiaggio... mi sarebbe piaciuto fare anche il doppiatore, ma con la mia vocetta non sono proprio il massimo; in compenso sono uno di quelli che riconosce le voci a orecchio: quando ho visto il discutibilissimo D-Tox, con Stallone, nonostante la voce dell'assassino fosse contraffatta, l'ho riconosciuta ugualmente... era del doppiatore Mauro Gravina... mi è bastato sentire quale dei personaggi avesse la sua voce e ho capito chi era il killer. Non un gran film, eh, però divertente. A tratti ricordava "la Cosa" (Dio, perdonami per ciò che ho detto), ma senza la mano sicura di Carpenter a dirigere... 
Il doppiaggio è nato proprio in Italia, nei primi anni 30, (mi pare, se qualcuno è più informato mi corregga), per il semplice fatto che nessuno capiva una cippa delle lingue straniere: si è optato per la sovrapposizione di una voce che sostituisse quella dell'attore... naturalmente non si tratta solo di una sostituzione... il doppiatore è a sua volta un attore, che però recita con la sola voce e qui in Italia abbiamo dei grandissimi professionisti, che in alcuni casi hanno non solo valorizzato il prodotto, ma ne hanno alzato il livello: Francesco Pannofino, Luca Ward, Marco Vivio, Domitilla D'Amico, Pino Insegno (eh, sì, anche lui è un grande doppiatore), insomma, chi più ne ha, più ne metta. Ovviamente se consultate wikipedia o il sito di Antonio Genna avrete tutte le informazioni che volete. A me ora interessa parlare del doppiaggio italiano dei videogiochi, talvolta, non sempre all'altezza... ma è davvero così? 
Il primo videogame che ho giocato in italiano è stato "Metal Gear Solid"... credo lo ricorderanno tutti quel doppiaggio... all'epoca era qualcosa di grandioso alle mie orecchie (avevo solo dieci anni)... adesso, riascoltandolo, è qualcosa di allucinante: non potrò dimenticare mai più la cadenza romana del doppiatore di Solid Snake, la totale inespressività della doppiatrice di Sniper Wolf, la presenza della voce dell'orso Yoghi sul colonnello Campbell... non del doppiatore di Yoghi... intendo proprio che hanno chiamato l'orso Yoghi a doppiare il colonnello... 

Dopo questa battuta squallida, credo sia meglio continuare. 

Il doppiaggio di Metal Gear conteneva in effetti alti e bassi, ma io devo ammetterlo: per me è una perla! Ci sono molto affezionato, e mai e poi mai, lo rigiocherei in un'altra lingua... credo di conoscere tutte le battute a memoria, e quando mi vedevo con i miei amici, praticamente recitavamo le scene del videogioco... per favore, ditemi che lo facevate anche voi, così mi rassicuro, e so per certo che non eravamo gli unici dementi sul pianeta a fare quelle cose... il doppiaggio di Metal Gear, poi, non so perché, fu fatto fuori, in Inghilterra... un doppiaggio italiano che viene registrato all'estero... già, tutti i doppiatori lavoravano in quel di Londra (ed ecco spiegato perché alcuni di loro avevano una cadenza strana)... tra l'altro poi non so che fine abbiano fatto... gli unici ancora in circolazione sono proprio Alessandro Ricci (Solid Snake) e Andrea Piovan (Liquid Snake): il primo continua a lavorare nel campo del doppiaggio videoludico, ha diretto l'adattamento italiano di alcuni titoli ben riusciti, come "Vanquish", il secondo è lo speaker di rete 4... molti credono che il gioco non sia stato più doppiato a partire dal secondo capitolo per la scarsa qualità offerta... sbagliato, non c'entra niente. Il primo capitolo era doppiato in tutte le lingue europee, compreso spagnolo, tedesco e francese. Semplicemente Kojima ha optato solo per il doppiaggio inglese, abolendo tutte le altre lingue (solo il giapponese si è salvato... guarda caso). La versione ufficiale? Troppo dispendioso disse il geniaccio in un'intervista, anche se non ha mai nascosto il suo amore incontrastato per la cultura anglosassone in genere (in questo momento lo immagino farsi le seghe mentre ascolta la voce di Kiefer Sutherland nel nuovo capitolo)... quindi credo che questa scelta del cazzo sia dettata solo dal suo narcisismo. Kojima ripensaci, che se dai la voce di Fabrizio Pucci a Snake, noi ti siamo grati (Luca Ward l'hanno già preso quelli di Ubisoft... sei arrivato tardi!). 
Comunque sia adesso i giochi si doppiano direttamente in Italia, e si utilizzano i doppiatori di Milano o di Roma. Ci sono stati titoli che, doppiati in italiano, lo ammetto, mi sono chiesto "Perché?"... perché Dario Argento ha dovuto partecipare al doppiaggio di "Dead Space"? Diamine, Darione, quando sentivo la tua voce ad inizio di "Suspiria", rabbrividivo e non per il film... e là erano una manciata di secondi, figurati ascoltarti per un intero videogioco... ovvio che sia stata una trovata commerciale, ma ti prego, non avvicinarti mai più a questo mondo, Dario.
E come non ricordare anche l'intro di King's Field, che mi pare recitato da una specie di marocchino ubriaco. 
E poi va citato il misterioso caso di "Jericho" di Clive Barker: il gioco fu effettivamente doppiato a Milano, utilizzando doppiatori del calibro di Dario Oppido e Francesco Mei, per poi essere stranamente ridoppiato da emeriti incapaci che ovviamente hanno offerto la qualità che tutti conosciamo. Lo stesso Mei si lamentò della cosa in un'intervista (se fate una ricerca, la suddetta l'intervista la trovate ancora in rete). Mah. 
Certo, ci sono stati anche titoli che hanno assolutamente brillato, come "Alone in the Dark", "Mass Effect" o la saga di "Assassin's Creed"... per la cronaca, a tutti quelli che si lamentano del doppiaggio di quest'ultimo (e non capisco il perché), sappiate che il titolo è stato più volte premiato per la miglior localizzazione italiana di un videogioco, senza contare, che in America alcune riviste specializzate, hanno invitato i giocatori a impostare la lingua italiana, anziché quella originale, perché era molto più bella da ascoltare... beh... son davvero soddisfazioni. Questo è uno di quei casi in cui bisogna fare tanto di cappello a Leonardo Gajo e alla Synthesis, anche se però mi ha fatto storcere la voce di Max Di Benedetto su Arno, nel nuovo capitolo.
Recentemente la "moda" del doppiaggio ha colpito (fortunatamente) anche La Capcom che ha deciso di far doppiare i propri titoli di punta in italiano, dalla saga di "Resident Evil " a "Dmc", fino al recente Dead Rising 3.
Ovviamente in questo caso i fan si sono rivoltati esprimendo categoricamente il loro dissenso: preferiscono giocarli in originale. Bene, fatelo. Ma il doppiaggio in italiano deve rimanere. Il lavoro svolto su DmC, ad esempio, m'è sembrato davvero ben fatto. La gente si è lamentata anche di quello? Mi spiegate il perché? 
Ovvio che non sempre mi trovo d'accordo con alcune localizzazioni. Se dovessi parlare ad esempio di Resident Evil, direi che il sesto capitolo, sul piano del doppiaggio, è stato una mezza delusione (ma anche su quello del gameplay), e non solo per la scelta di alcune voci, ma perché m'è sembrato un lavoro fatto in fretta e furia, senza metterci la normale cura che richiederebbe. Azzeccatissimi Claudio Moneta (Chris), Alessandro Rigotti (Leon) e Deborah Morese (Sherry) e Paolo De Santis (Pierce). Un po' meno tutti gli altri; quello che non mi è andato giù è stata la scelta di Walter Rivetti su Jake... non chiedetemi perché, ma io ci vedevo meglio Maurizio Merluzzo, ma purtroppo non hanno potuto "riciclarlo", perché aveva già doppiato un personaggio importante in "Revelations" (il capitolo per DS). 
Poi, ultime notizie, sarà doppiato anche "The Evil Within", il nuovo videogioco di Shinji Mikami. Questo lo aspetto al varco. Non vedo l'ora di giocarci, e il doppiaggio, da quello che ho potuto ascoltare, non sembra niente male... e ci mancava, il protagonista ha la voce di Ruggero Andreozzi, un vero professionista... non so perché, ma la voce di Andreozzi, dove la metti la metti, sta bene su tutto. Questo mi fa ben sperare che sempre meno titoli arrivino in Italia con i sottotitoli (se fosse uscito dieci anni fa, "The Evil Within" non sarebbe stato doppiato, è sicuro), o che almeno permettano di poter scegliere la lingua in cui giocarlo. Gli unici che non si convertiranno mai sono quelli di Rockstar... ma almeno, porca troia, mettessero sottotitoli più GRANDI! 
E adesso, l'arringa finale! 
Il doppiaggio italiano presenta, come tante cose al mondo (e tanti mestieri, soprattutto), alti e bassi. Secondo me l'errore è voler a forza vedere il doppiaggio come un'arte, e per questa priva d'imperfezione. Non esiste la perfezione. In nessun campo. E forse non esiste nemmeno l'arte. Se fossimo perfetti, il mondo sarebbe privo di segreti, complotti, omicidi, litigi e altro. No, non lo siamo. Ma possiamo cercare di fare il nostro lavoro in maniera dignitosa, al meglio delle nostre capacità. Se si sbaglia, è sempre meglio farlo in buona fede. Se non ci si riesce, vabbeh, pazienza, è capitato. Qualche volta si può fare il furbo e farla franca, altre volte, invece, ti viene presentato il conto. L'importante è cercare di imparare dai propri errori, sperando di non commetterli ancora, per quanto alle volte sia difficile. Ci devi credere. Mi sa che è l'unico modo, e, per quanto non sia bello da dire, bisogna anche cacare la propria dose giornaliera di sangue. Tutto qui.
Ciaoz  

3 commenti:

  1. Anch'io sono interessata dal doppiaggio. Quando ero una piccola ragazza, adoravo riconoscere le voci francesi degli attori stranieri. I nostri "doubleurs" sono eccellenti, non è dello sciovinismo, è la verità :)

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    1. Ahah... bisogna sempre confrontarli con i nostri, però! Dovresti provare a guardarlo qualche film in Italiano... io a volte i film doppiati in altre lingue li guardo, giusto per un pacifico confronto... anche in francese! :D

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  2. In effetti, preferisco guardare i film in versione originale, ciò mi permette di studiare le lingue straniere... ;)

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