domenica 27 marzo 2016

Batman V Superman: Dawn of Justice - Le mie impressioni

Salve gente, come va? Vi sarete accorti che manco da un po'. Torno oggi dopo una lunga pausa, che purtroppo non è stata dovuta ad una bella vacanza, ma ad un malaccio che mi ha tenuto a letto metà del mese. Quindi mi perdonerete se non ho proprio ringraziato tutti, nel giorno del mio compleanno, dato che siete stati in tantissimi a farmi gli auguri. Quindi grazie di cuore, e ne approfitto io stesso per augurarvi una buona Pasqua.
Dopo tanto tempo sono anche tornato al cinema, visto che avevo disertato anche quello: avrei voluto visionare "Lo chiamavano Jeeg Robot" e "Deadpool", e invece mi sono ritrovato a vedere "Batman V Superman", da cui volevo stare alla larga (scelta forse non così scontata, col senno di poi: ogni anno Riccardo Peroni, il doppiatore del Joker, non manca mai di farmi gli auguri!).

  

Zack Snyder è uno di quei registi che riesce a farmi incazzare: potenzialmente, potrebbe avere le carte in regola per realizzare film di pregevole fattura, se non di ottima; purtroppo, il suo ego smisurato, che lo porta ad esagerare ogni singolo aspetto del film, paradossalmente limita le sue capacità registiche e la riuscita complessiva dell'opera, che risulta sempre troppo satura, sia sul piano visivo che quello narrativo, finendo per diventare, così, concettualmente confusa.
Questi problemi sono facilmente riscontrabili in "Sucker Punch", "Watchmen" e ovviamente ne "L'uomo d'acciaio", che ad oggi rimane ancora uno dei suoi film più brutti. Non è da meno anche questo "Batman V Superman", che risulta comunque notevolmente migliore del suo predecessore.
La storia, pur essendo strutturata in maniera più appropriata, è minata da alcuni passaggi piuttosto ingenui e privi di senso, che la rendono il solito pretesto per le mazzate e le esplosioni. Ciò, fortunatamente, non ne intacca la scorrevolezza, facendo sì che la narrazione sia continuativamente chiara nel suo insieme. Devo ammettere, però, che personalmente, vista la durata eccessiva (sotto i 150 minuti... rimpiango sempre i canonici 90), avrei eliminato un paio di scene piuttosto inutili (la premonizione del futuro distopico, e la visita in cella a Luthor sul finale); infatti, come già accennato, il regista non ha il senso della misura, ed esagera continuamente, estremizzando in modo incontrollato numerosi aspetti della pellicola: così il tutto, dovuto anche ad un'assordante (ma bella) colonna sonora, si riduce semplicemente ad un grosso grasso videoclip. 
Il che è un peccato, perché Snyder non gira nemmeno male, ma le sue esasperazioni rendono davvero troppo poco digeribile il film: ad esempio, non aiuta affatto la scelta cromatica sparata all'eccesso, che nelle sequenze d'azione fuorvia lo spettatore dal punto focale della scena; a me danno particolarmente fastidio quei luccichi intensi, inseriti di tanto in tanto senza il minimo criterio... il direttore del fotografia che fa, dorme? Glielo faccia almeno notare. Se siete epilettici statene alla larga, perché rischiate un attacco.
Almeno, però, bisogna ammettere che fa il suo sporco dovere: intrattiene e regala quello che cui si ha pagato, ovvero la spettacolare lotta tra due importanti icone del fumetto, il che, diciamolo, non è poco. 
Parlando invece degli attori, devo dire di averli trovati abbastanza azzeccati: Ben "faccia da bambolotto" Affleck si è rivelato un Batman migliore di quanto avessi mai potuto sperare e il mentone che gli esce da sotto la maschera risulta abbastanza "espressivo". B(u)ona anche Gal Gadot e, non ci avrei scommesso un nichelino, non male anche l'interpretazione di Jesse Eisenberg come Lex, anche se il modello del pazzo farneticante l'ho già visto in almeno 3 miliardi di film... ad oggi, il Luthor più vicino alla sua controparte cartacea è, inteso come personalità, quello di Smallville. La performance di Henry Cavill, invece, è la stessa della pellicola precedente, quindi nulla di nuovo sotto il sole.  

Per chiudere, perché non voglio spenderci vicino altro tempo, affibbio al film un 5, ma se avessero corretto il tiro su alcune cose, con una regia più controllata, poteva anche essere un 7 (e volendo esagerare un 8). Un regista più misurato avrebbe sicuramente tirato fuori qualcosa di molto più interessante, perché i presupposti c'erano tutti, anche sul lato narrativo, ma Snyder è sin troppo "visuale".
In sostanza "più grande", non significa necessariamente "più bello"... a meno che, ovviamente, non si stia parlando di Rocco Siffredi.

Ciaoz