lunedì 31 dicembre 2018

Fine di un anno, tiriamo le somme?

Il 2018 giunge alla fine e, sebbene sia stato molto impegnativo, è stato carico di novità.
L'aver rincontrato un vecchio amico, il regista Emanuele Pellecchia, ha aperto nuove possibilità e mi ha catapultato nella realtà editoriale nota come Phoenix Publishing, dove svolgo il lavoro di editor.
Se guardassi indietro, mai avrei immaginato di diventare editor così presto (sono cose su cui un fumettista fantastica, ma a lungo termine) e gestire un ramo editoriale che col tempo è diventato decisamente ricco di novità.
Oh, no, non è stato comunque facile: far partire questa attività ha comportato (e comporterà) notevoli sacrifici e grande impegno, sia verso i nostri autori, che verso il nostro pubblico. Si tratta di un'avventura che è solo all'inizio. 
Leggende Napoletane sarà disponibile a fine gennaio, ci saranno in merito molte novità già dal 2 del mese (sul nostro sito sono anche aperti i preordini dell'albo), poi arriverà il malinconico Percy's Song della fantastica Martina Rossi, quindi Il Monaco (finalmente avrete tra le mani l'albo cartaceo, riveduto e corretto), L'uomo che cadeva sempre del bravo Lorenzo Pontani, un artista giovanissimo e capace.
E poi un progetto che ancora non abbiamo annunciato, frutto della mia collaborazione con uno sceneggiatore che lavora in una casa editrice piuttosto importante e nota in Italia (come all'estero).
E i libri, tanti libri.
Sono disponibili il mio, quello del collega Tisi, e il saggio del compianto Philip W. L. Kwok, ricercatore, filosofo ed erudito cinese, giunto in Italia e stabilitosi proprio a Napoli negli anni 70.
E altri ne arriveranno. Alcuni potrebbero essere i vostri. Mandateci le vostre idee, supportateci.
Abbiamo bisogno di voi per crescere, quindi condividete, acquistate, partecipate ad eventi. Ce ne saranno tantissimi prossimamente.
Non scordatevi anche che a gennaio, il 26, ci sarà il workshop col grande Aldo Stella, doppiatore e direttore di doppiaggio. Siete ancora in tempo per iscrivervi. 
Il ramo cinematografico permette anche di noleggiare diverse attrezzature di ripresa, quindi se avete bisogno di una mano non esitate a contattarci, troverete sempre professionisti pronti ad aiutarvi.

Lo so, rileggendo mi rendo conto di aver fatto un po' di propaganda nelle ultime righe, ma era dovuta. Questo 2019 un po' mi spaventa, c'è tanto da fare, e per raggiungere gli obiettivi prefissati abbiamo davvero bisogno del vostro sostegno.
Io, dal canto mio, cercherò d'impegnarmi e di fare sempre meglio, per me stesso e per gli altri.
Detto ciò, non voglio tediarvi oltre, vi saluto.
Vivete, amate, gioite, lavorate, resistete, siate voi stessi.
Buon anno a tutti. 
     

domenica 16 dicembre 2018

Film che consiglio 14

Questa rubrica mancava da un po', quindi ho voluto rimettermi in pari.
Prima di cominciare, volevo informarvi che è possibile noleggiare dal nostro sito diverse attrezzature cinematografiche qui, con relativo prezzario e disponibilità.
Detto ciò, andiamo ad incominciare.

Il sospetto - Thomas Vinterberg (2012)



Lucas è un uomo separato e con un figlio, che insegna in una scuola elementare del suo piccolo paese, circondato da amici e conoscenti. Reo di aver indispettito la piccola Klara (figlia del suo migliore amico), per aver rifiutato un suo regalo accompagnato da una possibile lettera d'amore, viene da questa accusato di averla molestata. Lucas viene allontanato da tutti, vessato e insultato, sebbene innocente. L'intera comunità, anche senza prove di alcun genere, ha già deciso, assistita da un flebile sospetto, permanente, che mai sarà cancellato.
Il film di Vinterberg pone una grande riflessione, mostrando come la così detta società dia sempre prova di essere fin troppo celere e zelante nel dispensare giudizi, avvalendosi solo del sospetto (basato talvolta su pregiudizio) che una determinata azione sia stata commessa.


These final hours - Zack Hilditch (2013)



Questo film è passato quasi inosservato, quando invece avrebbe meritato una visibilità maggiore. L'Australia occidentale è condannata al disfacimento a causa di una tempesta solare originata dall'impatto di un meteorite sulla terra. James decide di passare le ultime ore di vita che gli rimangono sballandosi in una mega festa a base di orge e droghe. Sulla strada, però, s'imbatte in una ragazzina bisognosa di aiuto. Attraverso questo incontro, James metterà in discussione le sue scelte, rivalutando le decisioni prese poco prima, al fine di rendere, se non nobili, almeno giuste, le ultime dodici ore che lo separano dalla morte.
Si tratta di una pellicola singolare, dato che esamina non le scelte di un'umanità già entrata in un desolante mondo post apocalittico, bensì quelle di persone comuni consapevoli della loro morte e lo fa con un realismo ed una sensibilità rari al giorno d'oggi. 


Whiplash - Damien Chazelle (2014)

Andrew è un giovane che sogna di diventare un grande batterista del jazz. Terence Fletcher è un geniale (quanto spietato) direttore d'orchestra, docente del conservatorio Shaffer, lo stesso frequentato da Andrew. Le strade dei due convergeranno quando il ragazzo troverà un posto nell'orchestra di Fletcher: proprio quest'ultimo, con i suoi metodi violenti, porterà il giovane sull'orlo della follia, alimentando la sua ossessione per il successo e per il virtuosismo estremo.
Fletcher è tratteggiato come un novello sergente Hartman della musica, e J.K. Simmons ne dà un'incredibile interpretazione, risultando crudele al punto giusto, senza sacrificare una certa ironia.


The Walk - Robert Zemeckis (2015)




Il film racconta l'assurda impresa (andata in porto, ovviamente) del mimo ed equilibrista francese Philippe Petit, ovvero quella di attraversare le Torri Gemelle con solo l'ausilio di un cavo teso tra i due mastodontici edifici... il tutto in maniera illegale, s'intende. E la pellicola mostra proprio tutti i preparativi che Petit ha affrontato, calcolato, prima di cimentarsi in questa grandiosa opera di integerrimo funambolismo, aiutato da amici e colleghi pazzi quanto lui.
Sappiate che a compito concluso, Petit fu arrestato, ed in seguito rilasciato con un pass che gli avrebbe permesso di andare sul tetto delle Torri ogni volta ne avesse avuto voglia.
Zemeckis torna al film d'autore, con una storia coinvolgente, che mette in mostra il complesso stato di emozioni e forza che formano l'animo umano. Da vedere.


Ex Machina - Alex Garland (2015)

Caleb è un giovane programmatore che ottiene, attraverso un concorso, l'opportunità di passare una settimana nella baita di montagna del suo capo, il geniale Nathan Bateman. La baita ospita in realtà un avanzatissimo laboratorio dove Nathan conduce determinati esperimenti sull'intelligenza artificiale. Questi esperimenti lo hanno portato alla costruzione di Ava, un sofisticatissimo androide dalle fattezze femminili.
Proprio Caleb è chiamato a testare l'intelligenza di Ava, anche se ben presto, complice l'ambiguo rapporto che si instaura tra i due, si renderà conto di quanto potrebbe essere egli stesso l'oggetto di tale esame.
Alex Garland non delude e costruisce una storia cupa e machiavellica che, sebbene spazi nella fantascienza, rimane saldamente ancorata al mondo reale... il che ne dà un'impronta decisamente inquietante. 


Krampus - Michael Dougherty (2015)

Che Natale sarebbe, se non consigliassi un film per l'occasione? E la scelta è ricaduta su "Krampus", un delizioso horror che alla lontana mi ha ricordato i Gremlins.
Il Krampus del titolo è un demone del folklore tedesco (ma molto conosciuto anche qui in Italia, soprattutto nelle zone alpine), che la notte di Natale porta via i bambini cattivi o, a detta del film, chi rinnega questa festività.
Sarà proprio Max, dopo aver strappato una letterina per Santa Claus, a scatenare le ire di Krampus, che, sopraggiunto in città accompagnato da una furiosa tormenta di neve e dai suoi perfidi aiutanti, rapirà uno ad uno i famigliari del ragazzo, costringendolo a ritrovare il suo spirito natalizio.
E voi? Cosa ne pensate del Natale? Attenzione, potreste incappare in Krampus.


10 Cloverfield Lane - Dan Trachtenberg (2016)




Tre persone rinchiuse in bunker. Fuori c'è una nube tossica che ha ucciso tutti. O un'invasione aliena... o forse una zombie apocalisse. Sarà davvero così? Costola del ben più noto "Cloverfield" (che a me non era piaciuto granché, lo ammetto), il film affronta il crescente senso di paranoia che accompagna i protagonisti, costretti ad una convivenza forzata e che porterà all'esasperazione tutti quanti. John Goodman è qui nelle insolite vesti di "padrone di casa" autoritario e survivalista, il che lo rende piuttosto spaventoso. 


E con questo è tutto. Alla prossima, gente. E buon feste. 😊

domenica 4 novembre 2018

Phoenix Publishing - pubblicazioni e aggiornamenti

Oh, buongiorno a tutti.
Finalmente potete acquistare le nostre prime pubblicazioni.
In tutte le librerie, comprese quelle Mondadori, potete finalmente trovare il libro di Francesco Saverio Tisi, L'onda Emozionale e altri racconti.
I racconti in questione, in realtà, sono legati gli uni agli altri, sebbene possano essere letti anche singolarmente, e ciò dovrebbe già farvi capire la particolarità di questa pubblicazione.



A seguire il servizio, ad opera del giornalista Luigi Corsiero, della nostra presentazione tenutasi qualche giorno fa nella libreria Iocisto. Buona visione.



Inoltre, alle stampe, troverete pure il mio libro, anche questa una raccolta di racconti intitolata "Il giocattolaio e altri deliri". La mia è un'antologia nel senso classico, auto-conclusiva, e dal titolo ne potete intuire il tema portante. Troverete comunque un assortimento di storie che spaziano dalla fantascienza al fantasy, fino a racconti più introspettivi.



Entrambi i libri sono acquistabili anche su Amazon, ai seguenti link.

L'onda emozionale
Il giocattolaio

Pur non essendo apparentemente disponibili, in realtà lo sono: vi basterà ordinarli e riceverete l'acquisto in un tempo piuttosto celere, soprattutto se siete clienti Prime. Altrimenti potrete comprarli direttamente dal nostro sito.

Inoltre, per dicembre, troverete in tutte le edicole e le fumetterie l'albo Leggende Napoletane (disegnato dal sottoscritto, su testi del Emanuele Pellecchia e dal già citato Francesco Saverio Tisi).



Per marzo dell'anno prossimo, invece, daremo alle stampe il notevole Percy's Song, della (bella) e brava Martina Rossi.



E poi a seguire un altro paio di progetti che al momento teniamo segreti. Vi invito a seguire la nostra pagina FB per rimanere sempre aggiornati.

Torno a rinnovare, inoltre, l'invito al workshop con il grande Aldo Stella.



Precedentemente vi avevo scritto che si sarebbe tenuto ad Acerra. Invece si terrà nei pressi di Napoli. A breve renderemo nota la sede. Per partecipare tutte le informazioni sono sul volantino.

Vi invito, poi, ad inviarci i vostri scritti, dato che siamo in cerca di nuovi progetti.

Un saluto e buona domenica. 😄

domenica 23 settembre 2018

Workshop con ALDO STELLA e workshop di fumetto

Ed eccoci qui, infine. Tempo fa, vi avevo accennato ad un workshop sul doppiaggio, senza svelarvi il nome del docente: ebbene, come da titolo, quel docente è il mitico Aldo Stella.


Come potete leggere sulla locandina Aldo è la voce del robottino Clank nella famosa saga ludica Ratchet & Clank o Sami della Luce (quello con l'armatura verde acqua, per intenderci) nell'anime I 5 samurai. 
Ma il suo eclettico lavoro si espande anche alla direzione del doppiaggio, dove annoveriamo il bellissimo film di Hayao Miyazaki Lupin III - Il castello di Cagliostro, nell'edizione che vede la partecipazione del compianto Roberto Del Giudice nel suo iconico ruolo (così come dell'intero cast ufficiale).
Il Workshop di Aldo si terrà nell'EASY Dream di  Acerra, per tutta la giornata del sabato 26 gennaio 2019, dalle dieci del mattino fino alle sei di sera.
Ovviamente, Aldo, ci ha fatto presente che potremmo sforare con l'orario di chiusura, al fine di permettere a tutti i partecipanti di provare le proprie capacità al microfono.
Per chi avesse problemi, da Napoli, a raggiungere Acerra, stiamo valutando l'ipotesi di utilizzare un pulmino che trasporti, nei limiti, i partecipanti che non sono in grado di spostarsi per determinati motivi (come la mancanza di un mezzo di locomozione). In questo senso vi terremo aggiornati.
Il costo è di 120 euro, accettabile se constatate le ore di lavoro messe a disposizione da un grande professionista come Aldo. Nel costo del workshop, comunque, è incluso anche tutto il materiale che vi sarà messo a disposizione.
A fine giornata vi sarà dato un attestato.
Venite numerosi e soprattutto condividete. Fatelo presente a chi è interessato, non potete perdervi un simile evento. Tutte le informazioni di contatto le trovate sulla locandina.

Poi, questo dicembre (precisamente il primo), si terrà invece un workshop di fumetto, condotto dal sottoscritto.

  
Tranne per i contenuti, non è molto diverso da quello di Aldo. Sempre tutta la giornata, stesso posto, stessi parametri. Il prezzo, essendo un workshop di fumetto, è stato valutato in maniera diversa: 50 euro, sempre con materiale incluso. Anche in questo caso, alla fine, vi sarà dato un attestato.

Coraggio, vi aspettiamo, sia io che Aldo. Ci divertiremo tantissimo. Come vi ho già accennato, se avete domande, potete contattare la direzione alle info citate nelle locandine.

Detto ciò vi saluto e vi auguro di passare una buona domenica (e mi raccomando, non mancate! 😃).

domenica 19 agosto 2018

Leggende Napoletane e prossimi Workshop

Ehilà, giovani. Come passa il tempo, e io non mi son fatto sentire per un po', ma sono stato davvero impegnato... no, sarebbe meglio dire impegnatissimo!
Infine è terminata la post produzione della pellicola Leggende Napoletane, il cortometraggio della Phoenix Production: il corto è realizzato in tecnica mista, con sequenze in motion comix da me illustrate. Il trailer è già in rete, e potete andare sia sulla nostra pagina FB per visionarlo (cosa che vi consiglio, per rimanere sempre aggiornati) qui, oppure direttamente su youtube qui.

Ci abbiamo lavorato molto e presto lo faremo girare in parecchi festival (e se vi dicessi il nome di un paio di questi festival, probabilmente rischiereste di svenire davanti al monitor).

Inoltre, prossimamente ci saranno un altro paio di Workshop, dopo il successo del precedente (vi ringrazio di essere venuti numerosi al precedente: io mi sono divertito a farvi da insegnante, spero anche voi nel seguire la lezione).

Uno sarà incentrato sul fumetto, sarà condotto dal sottoscritto e si terrà probabilmente a novembre.
L'altro, a gennaio, sarà sul doppiaggio e vanterà la partecipazione di un docente d'eccezione. Il nome lo sveleremo con un annuncio ufficiale tra settembre e ottobre, ma credetemi: tra videogiochi, anime e film, è un nome (e soprattutto una voce) che non potete non conoscere (sua la direzione di tantissimi e noti cartoni animati, anche per il cinema); quindi, se avete presenziato al mio, di workshop, a questo non potrete assolutamente mancare, perché fareste la figura dei (finitela voi la frase). Entrambi i workshop si terranno a Napoli.

Poi volevo ricordarvi che la Phoenix, oltre ad essere una casa cinematografica, si occupa anche di editoria: se avete progetti da inviare (che si tratti di un libro o di un fumetto) potete consultare il nostro sito, dove troverete tutte le informazioni del caso.

Abbiamo già approvato un progetto che ci è stato inviato da una bravissima artista e che probabilmente annunceremo a settembre. Eh, sì, dobbiamo annunciare un mucchio di cose a settembre...

Detto ciò vi saluto, ci sentiamo presto per altri aggiornamenti.  😊

mercoledì 6 giugno 2018

Phoenix Publishing. Pubblichiamo anche fumetti e libri!!!

Ehilà, giovani! Il cortometraggio Liliana, per la regia di Emanuele Pellecchia (il nostro direttore) sta facendo incetta di premi e riconoscimenti. Liliana racconta la tormentata storia d'amore che Antonio De Curtis, in arte Totò, ebbe con la soubrette Liliana Castagnola. Se non l'avete ancora visto, recuperatelo immediatamente.


Inoltre, come da titolo, alla Phoenix ci stiamo ingrandendo: abbiamo difatti aperto un ramo editoriale, per la pubblicazione di libri e fumetti.
Tra le prossime pubblicazioni (ma sarebbe meglio dire tra le prime) ci sarà Il Monaco... questo è uno dei motivi per cui non vedrete altre tavole complete (complice pure la mia epica lentezza) sulla pagina facebook del personaggio (qui); giusto qualche piccola preview per rimanere sempre aggiornati.
Per quanto riguarda voi, invece, potete inviare qualsiasi vostro progetto alla mail principale della Phoenix, che sarà valutato dal sottoscritto. Potete trovare informazioni di contatto sul nostro sito ufficiale.
Non importa in quale genere vi cimentiate (horror, drammatico, comico o erotico che sia), purché ci sia alla base un'idea interessante e originale e una realizzazione tecnica professionale.
Inoltre, almeno per il momento, a proposito gli albi a fumetti, non pubblicheremo progetti seriali che possano protrarsi troppo a lungo nel tempo: al contrario, cerchiamo graphic novel e miniserie (massimo 4 volumi)
In ogni caso, che si tratti di un fumetto o di un libro, gli allegati vanno inviati in formato PDF (se si tratta di un libro, vanno numerate anche le pagine).

Per quanto riguarda l'albo a fumetti, quello che ci occorre per una valutazione è:

-5 pagine complete (B/N oppure a colori, questo dipende da voi).
-Specificare il tipo di formato a cui aspirate per la pubblicazione.
-Una sinossi del progetto, comprendente la descrizione e un soggetto.
-Gli studi dei personaggi.

Vi ricordo poi che mancano solo 6 giorni alla scadenza della prenotazione del nostro workshop (siamo quasi al completo: è un massimo di 15 partecipanti, quindi affrettatevi). Sul sito ovviamente troverete informazioni anche riguardo ai nostri corsi.

Con questo è tutto, prossimamente vi aggiornerò su altre nostre pubbliche iniziative oppure potete seguire la nostra pagina facebook ufficiale. E vi aspetto al workshop, non mancate! Su che ci divertiamo tutti insieme! 😊 

Alla prossima! 😄

lunedì 14 maggio 2018

Dopo Comicon e Workshop

Il Napoli Comicon è terminato da qualche settimana, ed è stata un'esperienza massacrante, per certi versi, ma anche molto appagante. E, prevedibilmente, già mi manca! Mi manca quell'organizzazione mattutina, per cui io, il buon Emanuele e tutti gli altri della Phoenix ci si vedeva alle 7:00 del mattino, per correre spediti alla fiera e preparare per tempo lo Stand.

Mi mancano quelle persone che si avvicinavano curiose, attratte dalle tavole esposte e dalla locandina di Leggende Napoletane, e che adocchiavano i miei disegni e poi, un po' titubanti, chiedevano "Posso prenderne uno?". Mi manca quel calore, quella sinergia che si è venuta a creare, e che ci ha permesso di fare quello che abbiamo fatto andando ben oltre la stanchezza che sentivamo; dopotutto il Comicon è un punto d'incontro e mi ha permesso di rivedere anche vecchi amici, come Giuseppe Cafaro, che mi ha chiesto, palesemente, "di smettere di non invecchiare" (testuali parole).
Peppe, t'assicuro che invecchio come tutti gli altri (e a volte mi sembra di essere pure più vecchio di quel che sono)... ma se può consolarti, al mattino vado a correre e cerco di mangiare sano (questo non vuol dire che quando posso non mi dia alla pazza gioia con i Kebab). 😊

Già che ci sono, un po' di foto scattate nottetempo dal nostro stand.

Io che mi diletto disegnando un Kratos.

Questa dovevamo assolutamente farla, quando si è presentato allo stand un cosplay di... Renato Zero! Potete notare da sinistra a destra: Emanuele Pellecchia (direttore della Phoenix), Antonio Avallone (computer design) e Francesco Saverio Tisi (vice direttore).  

Un Saitama che ha partecipato al nostro gioco, vincendo l'ambita statuina! Ma dopotutto Saitama sconfigge tutti con un pugno!

Tornando a noi, adesso, volevo segnalarvi un Workshop che si terrà in sede il 23 giugno. La data ultima per le iscrizioni è il 12 dello stesso mese, ma non dovremmo essere fiscali... ovviamente però non riducetevi all'ultimo se interessati. Nel caso fate anche un bel passaparola. Vi lascio il programma, dove potete trovare anche diversi contatti per ricevere informazioni... ah, il docente sono io.


Partecipate, perché sarà molto istruttivo! Vi aspettiamo!
Alla prossima. 🙂

sabato 21 aprile 2018

Napoli Comicon 2018 e Cronache del Kingdom

Ormai ci siamo: la settimana prossima comincia il Napoli Comicon, precisamente nei giorni che vanno dal 28 Aprile al 1 maggio 2018. Come già vi accennai ci sarò anch'io, con la Phoenix Ip. Saremo ubicati nel settore B.
Per maggior chiarezza vi rimando alla mappa della struttura.



Per comodità ho cerchiato il punto in cui potrete trovarci. La Phoenix ha organizzato anche un piccolo quiz sul cinema, quindi ci sarà da divertirsi, non mancate assolutamente!

Inoltre ho ricevuto in questi giorni Le Cronache del Kingdom, fumetto realizzato dal bravo Carlo Rotolo, amico di vecchia data (col quale una volta provai a realizzare una storia dalle atmosfere "nordiche"; vi rimando a questo link per maggior informazioni).


Carlo me ne ha mandata una copia, chiedendomi cosa ne pensavo. E niente, gliel'ho detto: mi è piaciuto molto! Si tratta di una raccolta di varie storie umoristiche, le quali ruotano attorno ad una fumetteria, il Kingdom, dove si riuniscono i personaggi più disparati e bizzarri. Il Kingdom diventa così l'equivalente di un microcosmo, dove vige l'assoluta ed incontrastata autorità di un sovrano (il venditore) e del suo popolo (gli appassionati che bazzicano questi scaffali polverosi alla ricerca di chissà quale mistica perla fumettistica). L'albo è di grande formato e nel caso potete acquistarlo da Amazon, ad una modica cifra, 5 euro, di certo non molto vista la qualità della realizzazione. Storie di questo genere meritano di essere sostenute.

Detto ciò, vi saluto. Ci vediamo al Comicon. Mi raccomando, ancora una volta, non mancate!

Alla prossima! 😊 

domenica 4 marzo 2018

Aggiornamenti

Oh, salve, giovani. Come va? In questi giorni ho fatto uno strano sogno, che non so se definire incubo.
Avevo invitato una ragazza a stare da me (una delle mie solite follie) e lei, scema, ha pure accettato! La cosa è andata avanti fino a quando ci siamo resi conto di essere annoiati l'uno dall'altra... inizialmente credevo che il sentimento che sentivo e che provava anche lei fosse "delusione", ma poi no, riflettendoci era proprio noia... il bello è che questa ragazza esiste, ma io la conosco giusto di vista, e non fa parte neppure del mio campo di lavoro, non facciamo lo stesso mestiere. E no, non c'è peraltro alcun rapporto stretto o di vera amicizia, infatti non ho compreso cosa ci facesse nel mio inconscio. Ah, quanto mi mancano i sogni bagnati che facevo da adolescente... almeno sapevo benissimo cosa stavano a significare! 😆

Detto ciò è di prossima uscita Caged Birds, finalmente. Ho anche finito il quarto volume e sto lavorano al quinto. E il fatto che esca solo ora mi preoccupa, visto che ho ridato un'occhiata ai miei disegni nei primi volumi (di un lontano 2013-1014)... e mi sono vergognato tanto, chiedendomi se sia davvero il caso di pubblicare quella roba! Se potessi, vorrei rimettere mano a tutto. Durante questo mio percorso lavorativo, credo di aver cominciato a migliorare verso la fine del terzo volume; ma è anche vero che i primi due volumi sono stati realizzati in maniera molto spedita, sia da parte mia che da parte di Ken. Oggi io stesso mi prendo un po' più di tempo, per cercare di realizzare tavole funzionali (che poi, beh, qualche magagna c'è sempre).
In ogni caso, nel progetto c'è una new entry: la colorista (italianissima anche lei) Martina Rossi, che si è occupata delle mie cover. E ha fatto un lavoro fantastico! Grazie, Martina! 😄



E poi, come già vi accennai, quest'anno sarò ospite al Napoli Comicon, precisamente presso lo stand della Phoenix IP. Sarò lì, tutti e quattro i giorni (sono quattro, giusto? Non ho controllato) a dispensare disegni e, se vorrete, a farci una chiacchierata. Più avanti vi farò sapere anche dove siamo ubicati.
Inoltre, mentre ero allo studio della Phoenix, in questi giorni, io ed Emanuele (il direttore) ci siamo soffermati a parlare del più e del meno, discorsi che si fanno mentre si lavora insieme; una "parlucchiata", sia chiaro, e nulla di più. Si discuteva della possibilità di realizzare una serie dal vivo ambientata nel medioevo... con un incappucciato per protagonista...
Ricordate: era solo una "parlucchiata", e niente di più... ma quanto sarebbe bello, vero! 😁

E ora vi saluto! Alla prossima! 😊

lunedì 15 gennaio 2018

Devilman crybaby - Le mie impressioni

Ho letto il manga di Devilman, quello in 3 volumoni, quando avevo poco più di 10 anni. Forse non sarebbe un fumetto da leggere a quell'età, e probabilmente devo ringraziare anche Go Nagai se non sono una persona particolarmente solare. Ciononostante amo Devilman alla follia, tant'è che sono uno dei tanti possessori della ormai leggendaria coppia di OAV "La genesi" e "L'Arpia Silen", in VHS (sì, quelle rosse dell'allora Dynamic Italia)... sebbene non abbia più idea di dove siano finite, staranno da qualche parte in garage.
Comunque sia, io ero uno di quelli che aveva accolto la produzione di questa serie, intitolata Devilman crybabay, con la più totale indifferenza. In realtà non avevo nemmeno capito che si trattava di un adattamento del manga, credevo fosse uno spin-off o qualcosa del genere. In ogni caso, spinto anche dalle recensioni positive di alcune persone (che tra l'altro me l'hanno presentata fedelissima al fumetto), sono andato a visionare la serie fiducioso... con l'unico risultato di confermare la mia totale indifferenza (e delusione) verso questo lavoro (oltre che dire a questi conoscenti, che tanto avevano decantato una storia moderna, dura e senza compromessi, ma comunque fedele all'opera originale: Avit' pigliato 'o cazz' pà banca 'e l'acqua...).


Se mi è concesso un francesismo, questa serie è un immondo troiaio... divertente, ma pur sempre di un troiaio stiamo parlando (beh, riflettendoci, lo scopo dei troiai è quello appunto di sollazzare il prossimo).
Diciamo che effettivamente l'attualizzazione del contesto ambientale ha giovato maggiormente alla realtà nipponica presentata, probabilmente più vicina a quella odierna reale, con bulletti di periferia che se ne vanno in giro vestiti con catenelle e treccine sui capelli, rappando come gangsta appena usciti dal ghetto (e c'è chi conferma che in Giappone questa gente c'è davvero), e giapponesine che non vedono l'ora di diventare delle Idol, tra invidie e ripicche adoloscenziali. Questo "svecchiamento" ha giovato soprattutto al personaggio di Miki, che nel manga era rimasto un po' sullo sfondo, mentre qui viene caratterizzato in maniera più complessa e interessante rendendola una ragazza sportiva ed empatica, ammirata dalle compagne di classe e contesa da varie agenzie fotografiche (sebbene rimanga ugualmente un po' stereotipata). Ma stop... le cose buone, per quanto mi riguarda, si fermano qui.
Innanzitutto lo svolgimento narrativo è piuttosto confusionario, forzato e disequilibrato, alternando momenti discutibilmente riusciti a ingenuità paradossali, che scadono nel ridicolo involontario, roba che nemmeno Go Nagai, negli anni 70, si era permesso di fare (narrativamente, il manga, regge benissimo ancora oggi e frantuma molti comic-book moderni senza alcuno sforzo).
C'è una sequenza in particolare che racchiude l'essenza di quanto ho scritto nelle ultime righe: quando ormai il caos sta dilagando in città, a causa dei demoni rivelatisi al mondo, Miki, tramite l'utilizzo dei social, esterna il proprio amore per Akira, elogiando il suo cuore puro e spingendo altri devilmen ad uscire allo scoperto, e la sequenza curiosamente funziona, perché è credibile; non è la prima volta che persone di un certo rilievo (sportivi, attori) utilizzino i social per cercare di influenzare (che sia in positivo o in negativo) altre persone... il problema è quando, parallelamente a questa sequenza abbastanza riuscita, vediamo Devilman (proprio lui in zanne e artigli) che abbraccia bambini (manco fosse Babbo Natale), e persone che si mettono letteralmente in fila per chiedergli scusa, in una scena davvero mal costruita registicamente, che sfocia in una surreale comicità... e Devilman piange... e io insieme a lui, ma vi assicuro, non perché sia commosso, no...

Tra l'altro, una fila del genere per "abbracciare" un mostro, l'ho vista solo all'INPS.

Poco chiaro anche quale tipo di sentimento leghi effettivamente Ryo ad Akira, dato che nel manga, Satana, ermafrodita, si era letteralmente innamorato del giovane... qui invece s'intuisce piuttosto un'amicizia "particolare", che rimane però sul vago, senza approfondire più di tanto questo aspetto. Insomma, perché salvare proprio Akira dall'Apocalisse? Tutto è spiegato maluccio, senza contare che quest'aria New Age ha sbiadito quella vena di horror gotico-psicologico di cui era intriso il manga (complice pure un montaggio un po' raffazzonato e frettoloso degli episodi), dove Ryo, nella sua entrata in scena, era quasi un novello dottor Frankenstein, con la sua lugubre magione nascosta tra le montagne (qui invece è un attico in città con tanto di piscina), pronto a dare vita alla sua creatura (Devilman) nei tetri sotterranei posti al di sotto di essa.
Un altro elemento aggiunto in questa serie, e che che ha attirato maggiormente la mia attenzione (e come poteva non essere altrimenti), è la massiccia presenza stratosferica di tanta TOPA! Disegnata, ma pur sempre topa.
Tutti i 10 episodi sono pieni di figa, tette e ammucchiate di ogni genere (etero-omo-bisex, c'è n'è per tutti i gusti). L'abbondanza di sesso, però, ha finito per snaturare molte situazioni, e il personaggio che maggiormente ne ha risentito è proprio Silen (o Sirene): nel manga e nei vecchi OAV era un fiero demone alato alla ricerca della vendetta (e della gloria) verso colui che aveva asservito la forza di Amon alla causa del genere umano; qui invece diventa una baldraccaccia in calore (ho perso il conto delle volte che l'ho vista masturbarsi sui tetti della città) che sembra volere da Devilman/Amon solo una cosa, vista la foga con cui si scaglia contro l'odiato avversario al singolare (ma invitante) grido di battaglia: "SCOPAMIIII!!!!".
Il problema, curiosamente (me ne sorprendo persino io a trovare un difetto in questo), è l'eccessiva lascivia, dove le abbandonati sequenze di sesso, piuttosto che integrarsi decentemente nelle pieghe narrative della storia, diventano solo una volgare messinscena di sequenze buttate un po' a caso. Difatti, come non citare pure la possente polluzione notturna di Akira, la quale mi ha strappato un mucchio di risate, riportandomi alla mente la scena del primo capitolo della ormai celebre saga di Scary Movie.
Nel manga il sesso era solo un sotto-testo, palpabile a livello subliminale, ma mai invadente, né volgare. In effetti tutte le interazioni fra i personaggi principali erano cariche di una certa tensione sessuale, che tale rimaneva, però, come un qualcosa di volutamente inespresso, indefinito; una tensione tangibile ma mai evidente soprattutto nello scontro tra Silen e Devilman, che non sfociava in nulla di hard-core,  perché l'obiettivo dell'arpia non era certo farsi sbattere da Amon, quanto piuttosto uccidere l'umano Akira Fudo e ripristinare l'onore di un "traditore".
Per quanto riguarda lo stile visivo/grafico utilizzato, questo è interessante: ovviamente le illustrazioni danno il meglio di sé nella resa dei personaggi femminili, così come alcune soluzioni nell'uso del colore ben si adattano alle situazioni narrate, donando dei contrasti cromatici sgargianti e piuttosto riusciti... il punto è che l'intero lavoro di disegno ne esce con le ossa totalmente fracassate, se paragonato a quello dei due OAV, vere pietre miliari dell'animazione giapponese (e beh, lì c'era il compianto Kazuo Komatsubara e la classe non è acqua).
Infine note positive per le musiche (piuttosto ispirate) e per il doppiaggio italiano, davvero ben curato, ottimamente recitato e con voci piuttosto azzeccate: Jacopo Calatroni eredita il ruolo che fu di Ivo De Palma (e di Massimo Corizza prima, nella serie edulcorata), e riesce a tratteggiare con efficacia tutti gli stati d'animo del protagonista (anche quello un po' coglionotto del primo episodio). Inoltre il nome del protagonista viene pronunciato "alla giapponese", ovvero con l'accento sulla prima "A", ovvero Àkira, invece di Akìra, dove l'accento è sulla "I" (che poi non mi ci abituerò mai... un'intera vita a chiamarlo Akìra, e ora volete farmi cambiare? Ma no, chissene).
Per chiudere, chiunque venisse a dirmi che Crybaby è una grandiosa e decente trasposizione attualizzata del glorioso manga di Go Nagai, beh... non la prendesse male se cominciassi istericamente a ridergli in faccia.
Al contrario, guardando questa serie più come un omaggio in salsa "porno-pop" dell'intero universo "Devil" (film live-action e vecchio anime blu-puffo compresi), allora sì, ci si troverebbe davanti ad un prodotto forse fin troppo sopra le righe, ma pur sempre gradevole da seguire. E questo è quanto.

P.S.
Parliamoci chiaro... la poetica sequenza introduttiva del primo OAV, in cui si vede l'epica battaglia tra gli angeli e i demoni, polverizza da sola, senza se e senza ma, quanto visto in questi 10 episodi.