martedì 30 settembre 2014

Berserk: Grifis o Griffith?

"Berserk" è il famoso manga di Kentaro Miura. Fin qui niente di nuovo, credo che lo conoscano tutti. Ero piccolo, quando ho cominciato a leggerlo, e mi riferisco alla prima edizione del manga: forse avevo dodici anni, o dieci. Nonostante ciò, già allora mi pareva strano che in un medioevo europeo ci fossero dei tizi che si chiamassero con nomi non "molto" europei (Gatsu, Grifis, Judo e così via): da pischello quale ero, credevo che, per forza di cose, tutto quello che c'era scritto su quell'ammasso di carta, dovesse essere sacrosanto.
Poi, qualche anno più tardi, come un fulmine a ciel sereno, seppi che l'anime di Gatsu e Co. sarebbe stato trasmesso in tv: era un giorno come tanti e, improvvisamente, mentre pranzavo, lo speaker di Italia 1 (ricordate, vero? C'era lo speaker che intervallava con cazzate le pubblicità tra un cartone e l'altro e che invitava addirittura i doppiatori), annunciò che Mediaset aveva acquistato i diritti per la messa in onda dell'anime di Berserk (era il lontano 2000). Tra gli appassionati si creò tanta attesa, anche perché ci si chiedeva in che modo l'anime sarebbe stato adattato. In realtà, da quell'annuncio, passò un lunghissimo anno e la notizia si perse nei meandri del tempo. Poi, una sera, la botta; venne trasmesso il promo di Berserk, e ricordo ancora le parole che lo accompagnavano: 

"Da un manga diventato culto, in tv SENZA censure, il capolavoro di Kentaro Miura: un medioevo oscuro e cruento "BERSERK", ogni venerdì a mezzanotte". 

Per me fu un evento epocale, come credo per molti di noi che leggevano quel manga.
Insomma, quella fu la prima vota che Mediaset fece sul serio con l'animazione giapponese (l'esperimento, estremamente riuscito, si è ripetuto di recente, con successo, per la serie di Lupin dedicata a Fujiko... dove per tre quarti quest'ultima è sempre nuda). 

Arrivò il fatidico venerdì e, quando fu sera, mi piazzai, senza muovermi di un millimetro, davanti alla tele; per essere sicuro di non perdermelo, mi sorbii persino tutto Real TV e Guido Bagatta. A mezzanotte spaccata, poi, l'anime cominciò... e ci fu la prima delusione: i nomi... non erano quelli del fumetto... Gatsu era diventato Guts (pronunciato Gaz), Grifis si era trasformato in Griffith, Kolcass divenne Korcus e così via. Ma feci spallucce, in quanto la serie veniva comunque trasmessa priva di censure (e quindi con tanto di sangue, tette e culi). Dall'alto della mia pischellagine mi venne da pensare che gli adattatori non avessero svolto adeguatamente il loro lavoro.
Eppure, dopo un tot di episodi, la cosa cominciò a puzzarmi: che senso aveva trasmettere un anime del calibro di Berserk in televisione, senza censure, e poi cadere proprio sui nomi? No... decisamente la cosa non quadrava. Ma non ci pensai più, fino a quando, qualche anno più tardi, non acquistai dal Giappone una action figures del protagonista... e sapete che c'era scritto sulla confezione? GUTS... sgomento puro... che cazzo stava succedendo? Le mie convinzioni vacillavano!!! Oh, no!!! Ma vuoi vedere che... per tanti anni il manga non aveva fatto altro che mentirmi? I nomi corretti erano, grazie alla serie anime (che ha comunque, nell'adattamento di alcune frasi, alti e bassi), alla portata di tutti... ma nessuno lo sapeva! (vorrei far notare che basta anche giocare alla versione giapponese del videogioco di Berserk, per rendersi conto dell'effettiva trascrizione dei nomi). 

Ora, seriamente... cosa era successo in effetti?
Gianluca Bevere, curatore di Berserk, svelò l'arcano, rispondendo ad un lettore che in merito gli chiedeva delucidazioni: il manga era stato tradotto dalla versione portoghese, che utilizza metodi di traduzione e adattamento diversi dai nostri (adattamenti utilizzati anche nella versione spagnola dell'anime...), quindi i nomi erano stati tradotti secondo la pronuncia giapponese, che differisce dalla lingua corrente, dato che si scambia spesso e volentieri la "l" per "r" e viceversa (basta pensare al giapponese che si è presentato a "X -  Factor" e che ha pronunciato "Esenziare", invece di "Essenziale"), e molto spesso pronunciano il suffisso th come s (i giapponesi pronunciano in effetti Grifis, non Griffith, sebbene trascrivano ufficialmente il secondo nome).
Lo stesso Bevere, che non mi ha mai ispirato molta fiducia come curatore, ne ha dette di gastronerie, al fine di giustificare il proprio operato; ricordo ancora una perla delle sue: "La traslitterazione è in effetti Judeau, che credo però di aver tradotto e adattato correttamente in Judo"... e no, caro Bevere, non ci siamo: al di là che ti sei dato la zappa sui piedi da solo, prima dici che tra trascrizione è in modo, e poi affermi tu stesso di averlo tradotto in un altro, ma "Judeau" a me pare un nome francese (pronunciato Jiudò, come tra l'altro lo pronunciano anche i giapponesi), mentre Judo è il nome di un'arte marziale.
Quanto fatto all'epoca dalla Panini non fu per niente professionale, quanto piuttosto una scelta di circostanza, anche se credo che Bevere conoscesse bene la trascrizione corretta dei nomi, in quanto, nel terzo volume della prima edizione, nel presentare il personaggio di Grifis, utilizzò la trascrizione "Gripphith"; inoltre, sulla posta di Bastard!! (dove si creò un altro putiferio analogo), ammise, sebbene in tono scherzoso, che i nomi di Berserk da lui adattati erano tutti sbagliati.
Purtroppo, duole constatarlo, anche i nomi dei nuovi personaggi continuano ad essere adattati un po', come dire, alla cazzo di cane: il nome Laqushas, ad esempio, dovrebbe in effetti essere trascritto come Rakshas (che è il nome del mostro indiano che Miura voleva citare).
In realtà è bene specificare che la prima edizione non solo si portò dietro i nomi errati, ma anche tutta una serie di dialoghi inventati di sana pianta dai portoghesi (per non parlare delle censure applicate sui capezzoli e genitali dei personaggi).
Ecco un esempio lampante: nel primo volume della prima edizione, Guts, il protagonista, pronuncia questa frase: "Se proprio dobbiamo morire, meglio farlo nel clamore della battaglia", ma nella successiva (che, sebbene mantenga i nomi errati, dovrebbe, a rigor di logica, avere delle traduzioni più fedeli) diventa "Si vive una sola volta, altre certezze non ne abbiamo"... in questo caso non si tratta semplicemente di un adattamento diverso (il cui scopo dovrebbe essere sempre quello di preservare il senso originale della frase), ma proprio di due traduzioni differenti!
I nomi, poi, non furono riadattati nemmeno nella terza edizione del manga, la Maximum, che aveva però il pregio di presentare i disegni di Miura originali, vale a dire non ribaltati per la lettura occidentale. 
Nei recenti film, approdati da noi anche al cinema, è stato lo stesso staff di Miura a fornire (e quindi ufficializzare) alla produzione italiana l'esatta trascrizione e pronuncia dei nomi (ed ecco spiegato il "Chiasca" che, a quanto pare, andrebbe proprio detto così).  
Ovviamente ci sono gli irriducibili che credono ancora che i nomi della versione anime siano quelli "storpiati", quando in realtà così non è... e poi, ho trovato anche quelli che, a suo tempo, guardando l'anime, hanno attaccato duramente gli animatori, pensando che avessero invertito alcune cose (come l'occhio orbo o il braccio di ferro del protagonista) a causa della lettura occidentale del manga che utilizza, appunto, illustrazioni speculari: devo dire che dibattiti del genere sono estremamente tristi, ma più che altro per la stupidità che li pervade.
Comunque sia si spera che, almeno in futuro, la Panini mandi in stampa un'edizione di Berserk fatta con tutti i crismi, magari nel formato originale (come la collection), però con lettura giapponese, e con un adattamento decente dei nomi, quanto meno per rispetto dei lettori e ovviamente dell'autore, che certo non è l'ultima ruota del carro.

P.S. però, Miura, adesso smettila con Berserk... io non lo leggo più da anni, ma da quello che mi hanno raccontato... a quanto pare Guts è prossimo ad incontrare Monkey D. Luffy...

2 commenti:

  1. Complimenti per la delucidazione, grazie a te ho capito come sta la faccenda dei nomi di berserk. Comunque io spero Berserk continui ancora per almeno 10 anni ma con uscite regolari. Poi io credo che si sta facendo veramente avvincente soprattutto dopo l'ultimissimo avvenimento che non ti spoilero. Mi dispiace per la dipartita di Miura ma sono convinto che chi lo sta sostituendo farà un grande lavoro proprio per onorarlo.

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