mercoledì 30 luglio 2014

Consigliando un film: SCARAMOUCHE

Salve, giovani. Come state? Spero abbiate notato il restyling che ho operato al blog. Nel tempo toglierò e aggiungerò altro, adesso ho solo preso in prestito a mastro Kubrick un paio di cosette... comunque...

Oggi ho intenzione di consigliarvi un film... un film vecchiotto, datato 1952, con Stewart Granger, Janet Leigh, Eleanor Parker e Mel Ferrer: Scaramouche!


Lo so, lo so, alcuni di voi penseranno che è troppo vecchio, ma fidatevi quando vi dico che questo è il miglior film di cappa e spada mai realizzato, una pietra miliare, un vero pezzo di storia cinematografica dell'America che non c'è più.

Fu mio padre a farmelo vedere, avevo solo sei o sette anni credo. Era estate, agosto, eravamo nella casa al mare ed era sera. Mio padre mi si avvicinò con una vecchia cassetta in mano:
<<Guagliò!>>.
<<Che c'è, Babbo?>>
<<Te vulisse verè 'nu film 'cu me?>>
<<Quale, babbo?>>
<<Scaramouche!>>
<<Di cosa parla, Babbo?>>.
<<André Moreau s'adda vendicà 'e 'nu marchese, e per farlo si mette una maschera, diventando Scaramouche!>>.
Ecco le cose da non dire mai ad uno come me: vendetta e maschere, e già mi venivano in mente Batman e l'uomo ragno. Luci spente, televisione al massimo. Lo vidi? no... mi addormentai a metà del film, e per tutta la metà precedente non facevo altro che chiedere costantemente: "Ma quando si mette la maschera, babbo?".
Ma da allora, per i dieci anni a seguire, io e mio padre abbiamo preso a guardarci insieme Scaramouche, quasi come un rito, sempre in agosto, e sempre una volta l'anno. Era un punto d'incontro tra me e lui, dato che mio padre è sempre stato abbastanza taciturno (e molto incazzoso), e io lo stesso. Sebbene utilizzi questo blog per esprimermi, per parlare di questo o quello (talvolta in modo goliardico, anche), nella vita "vera" sono abbastanza taciturno, sto sempre sulle mie, e m'interessano poche cose... sarei quello che viene definito un osservatore... comunque lasciamo stare, non addentriamoci troppo. Dopo che io e mio padre abbiamo consumato quella cassetta, negli anni, cominciai ad amare il film, ricordando le frasi e capendo le tematiche, apprezzando le interpretazioni e le scenografie.

La trama era un po' più elaborata, ovviamente, di come me l'aveva illustrata il mio babbo la prima volta... inoltre ci terrei a spiegarvi chi è Scaramouche. Dobbiamo tornare molto indietro, nella bella Napoli di fine seicento. Scaramuzza era una maschera, come Pulcinella e Arlecchino, che non riscuoteva però molto successo... così, l'attore che lo impersonava migrò in Francia, e lì il suo nome fu ovviamente "vittima" di un francesismo, divenendo Scaramouche, riscuotendo molto successo presso i teatri parigini. Lo scrittore Rafael Sabatini decise di utilizzare il personaggio come simbolo di ribellione della Francia rivoluzionaria del 700, scrivendo il romanzo dal quale è tratto questo film.
André Moreau (Stewart Granger), è un simpatico perdigiorno, un pigro mascalzone, dedito al vizio e alle belle donne. Un giorno si offre di scortare fuori dalla Francia il suo fratello adottivo, Philippe, dato che quest'ultimo, affascinato dalle idee rivoluzionarie, ha scritto e propagandato un libretto contro i privilegi della nobiltà, ovviamente con il famoso motto "Liberté, Egalité, Fraternité". Sulla loro strada, però, si pone il marchese De Maynes (Mel Ferrer) che, avendo riconosciuto Philippe, lo sfida a duello. Il marchese si rivela uno spadaccino invincibile, una vera macchina da guerra, che uccide a sangue freddo il giovane. André riesce a fuggire per miracolo, e si nasconde in una compagnia di teatranti, assumendo l'identità di Scaramouche.
A quel punto medita vendetta, e riesce addirittura a farsi addestrare dal maestro d'arme del suo rivale, e arrivare al suo stesso (se non oltre) livello di abilità. Questo è il plot, ma non svelo di più, ovviamente la trama è ricca di sfumature, di belle donne, di amori impossibili, e con un epico scontro finale, che si tiene all'Opéra di Parigi, e per cui la pellicola è ancora oggi ricordata: un duello lunghissimo e spettacolare, che smerda un po' tutte le produzioni di oggi, che fanno largo uso del CGI.


 
Inoltre fa scuola sia per le belle scenografie barocche, che per l'uso innovativo delle inquadrature, che anticipa gli odierni film d'azione. E non mancano i colpi di scena, buoni e in quantità, soprattutto nel finale, e le prime famosissime frasi celebri del cinema:
"André, mi stai dicendo la verità? Andremo a Parigi?", fa Léonore (una bellissima Eleanore Parker), fiamma di André, "Parola di mentitore incallito", risponde lui.
"La spada è come una rondine: se la stringi troppo soffoca. Se la stringi poco... vola via", gli fa il maestro, mentre lo addestra.
Che dire, se avete l'opportunità, vi consiglio di vederlo. Compratelo se potete, dato che è uscita da poco l'edizione in DVD, e quindi è diventato di alta reperibilità. Questo dovrebbe essere un film che ogni appassionato di cinema (e non) dovrebbe visionare almeno una volta, nella vita. Vi divertirete. Il cinema non è mai stato così magico, con Scaramouche. Parola di mentitore incallito.

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