mercoledì 14 maggio 2014

The amazing spider-man 2: La recensione

Avevo detto che aspettavo al varco questo film, avevo detto che avrei ucciso Marc Webb, se  avesse prodotto un'altra porcata... e invece io lo amo... amo Webb, e adoro The amazing Spider-Man 2... perché mi hanno fatto rivalutare in meglio "Spider-Man 3" di Arad/Raimi.

Ai bei tempi...
Oh, sì... ma voglio raccontarvi tutto, per filo e per segno, dalle mie prime sensazioni, quando ho poggiato le chiappe sulla poltrona del cinema, fino alla fine di questo... ehm... film.

Kame... Hame... HAAAAAAAAA
Innanzitutto, dietro di me, c'erano seduti una banda di diecenni petulanti, quelli che parlano per tutto il film... no, non quelli che si accontentano di fare una battuta di tanto in tanto, ma quelli che spoilerano (quasi come se l'avessero già visto), quelli che urlano, che rompono il cazzo, insomma. E poi ti pare anche brutto riprenderli... sai... si potrebbe trovare con loro il padre... che ti randella... e io sono una mammoletta...
Devo ammettere, però, che è sempre piacevole ascoltare i loro commenti, mi fa capire parecchie cose... scambiare Harry Osborn per Venom non ha prezzo... senza contare che un compagnuccio, fortunatamente lo corregge: "Ma no, quello è Goblin, Venom è il fotografo che c'è l'ha con Spidey, come nel vecchio film!", ma un altro lo ammonisce: "Ma che diiiiici? (con lo stesso numero di i), Quei film erano finti (?), questo è il vero Spidey, Venom è l'amico che torna da lontano che si mette la cura per il cancro (non la tuta... si mette proprio la cura...), l'ho letto nel fumetto!"... ora io dovrei girarmi, e spiegare che hanno ragione entrambi, ma in realtà "quello che si mette la cura per il cancro", è una sorta di rivisitazione moderna, la saga chiamata "Ultimate". Ma vabbeh... non mi pare il caso di prendere questioni coi fanciulli... sono anche più numerosi, c'è il papà... io sono una mammoletta... meglio che guardo il film.

Allora, diciamo subito che non parte neanche male: la musica di Hans Zimmer è molto più ispirata di quella di Horner, nettamente superiore, e i primi 15 minuti (dove c'è un Peter bambino, sensibilmente più grande rispetto alla pellicola precedente...) sono ben raccontati, e mostrano (finalmente), alcuni retroscena dei genitori di Peter... le cose belle, però, finiscono (purtroppo), e parte un'accozzaglia di stupidaggini, seconde solo alla pellicola precedente. Prima di tutto, Spider-Man è stucchevolmente "divertente", apre bocca solo per dire sciocchezze, e lo fa troppo spesso (almeno ogni dieci secondi), rendendolo un buffone petulante, che si meriterebbe un paio di sganasciate sui denti. Il personaggio non ha carisma... proprio non riesce... e Peter non è da meno: da che doveva essere lui il genio, lo scienziato, si capisce ben presto che è Gwen quella con i neuroni, addirittura gli suggerisce lei come rendere gli "sparafili" (sì, li hanno chiamati così) immuni alle scariche elettriche di Electro. Ecco, parliamo di quest'ultimo: è il super nemico del film, ma è realizzato malissimo (per la cronaca, il sottotitolo c'è anche in originale: "Rise of Electro"). Non si sa perché, ma è un fanatico di Spider-Man, Peter lo salva da un incidente, e gli dice, così, una cosa a caso: "Sarai i miei occhi e le mie orecchie"... non è per dire, è proprio una frase buttata a caso. Non lavorano insieme, Peter si dimentica di lui, e Max crede che siano amici (ma questa è colpa di quell'imbecille di Spider-Man, che dice fesserie per tutto il film)... poi succedono un altro paio di cose a caso: Max diventa Electro per caso, cadendo per caso nella vasca delle anguille, e per caso si trova in mezzo a Time Square, e per caso decide che deve avercela con Spider-Man, perché, per caso, questi gli ha oscurato i tabelloni pubblicitari con la sua faccia... avete visto quante volte ho usato la parola caso? In questo film Webb ha voluto utilizzare più volte la parola tempo, perché voleva rendere palese il passare del... tempo! Io invece utilizzo questa parola: "Caso", perché questo è un film fatto a caso (e se ci scambiate la S con due Z, capirete dove voglio arrivare).

Così, dal nulla, spunta anche Harry Osborn, amico d'infanzia di Peter (di cui nella pellicola precedente non si fa cenno). Ha una malattia, ereditata dal padre, che lo porterà alla morte. Ha bisogno del sangue di Spider-Man per guarire, lui sa che quest'ultimo è stato punto da uno dei ragni geneticamente modificati della Oscorp... gli basterebbe controllare quando quei ragni sono stati alla Oscorp, gli basterebbe controllare chi era presente quel giorno alla Oscorp, lui è il padrone, può fare un paio di ricerche, e farebbe due + due sull'identità dell'uomo ragno... ma non ci arriva, è troppo scemo.
E Peter? Peter che potrebbe salvarlo, decide che il sangue non vuole darglielo... così, a caso... o meglio, pensa di poterlo uccidere col suo sangue, piuttosto che salvarlo, ma Harry, dall'altra parte, tuona "Guarda, sto già morendo, cosa vuoi che me importi, morirò lo stesso, con o senza il tuo sangue! Cosa ti costa, se tentiamo?", e ti rendi conto che il suo ragionamento non fa una piega (forse non è così scemo)! "Peter, daglielo, cazzo!", penso io... ma Peter è lo stesso stronzo del film precedente, e dice di no... e allora penso che fa benissimo che ti uccide la figa... stronzo!

Succedono altre cose a caso, dove entrano in scena personaggi ridicoli e sopra le righe, tipo il dottor Kafka, con il suo buffo accento tedesco. Succede che Electro trova a caso il suo costume, con tanto di logo saettante. Succede che si scontra con l'uomo ragno, balzando da un punto all'altro della città... e queste scene mi hanno fatto venire in mente solo una cosa:

Quick Time Event!
Poi succede che Harry diventa Goblin... per guarire s'inietta il veleno dei ragni geneticamente modificati, e, senza un motivo, afferra sottomano quella specie di armatura, e si precipita anche lui a caccia del ragno... ma dico io, ormai sei guarito... a che ti serve ancora il sangue di Spider-Man?

Toh... c'è anche Go... ku!
E quanto dura lo scontro con Globlin? Dieci minuti... sul serio, Goblin esce solo per dieci  fottuti minuti.    
Poi lo sapete: Gwen muore... e forse questa è una delle scene più riuscite del film. Sul serio, è ben realizzata... la botta che prende sulla testa... avrei voluto un cazzo di rewind.

Ingranaggi, tempo... cosce...
Poi c'è Rhino... è vero, mi ero scordato di Paul Giamatti (che si fa una capatina all'inizio, e alla fine)... sei sprecato, Paul... ma indubbiamente ti avranno pagato miliardi per cinque minuti di scena... come biasimarti.

HUAHUAHUA... io SUONO Rhino!
E le scene tra Peter e Gwen? Beh... che dobbiamo dire... tutta sta chimica non la vedo, oltretutto è un rapporto schizofrenico, quasi volessero fare il verso a Maguire e Dunst: prima si lasciano (perché improvvisamente ha dei ripensamenti, lo stronzo), poi si riprendono, non si capisce se stanno insieme. Ed è una palla mortale.

Ma dei pro, li avrò trovati, no? Beh, sì, qualche passaggio è divertente, gli effetti speciali sono strabilianti, le evoluzioni aeree dell'uomo ragno sono una gioia per gli occhi, peccato che non stanno per tutto il film.
Ah, sì, mi ha fatto piacere scoprire che Peter ha un altro potere:


Si accendono le luci in sala, scorrono i titoli finali... prendo un respiro... e mando affanculo Webb... avevo detto che lo avrei ucciso se avesse fatto un'altra porcata, ma lui sta in America, e non so come raggiungerlo, il biglietto costa caro... dovrei spedirgli dell'antrace? Ma no... alla fine non farò niente... anzi, mi conosco.. mi andrò a vedere anche il 3, di questa merda! Così, giusto per farmi male... pensa, però, se ne esce davvero un bel film, che funziona.


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