giovedì 12 maggio 2016

Captain America: Civil War - Le mie impressioni

Sono fuori da cinema e su di me vedo troneggiare una decina di poster di film cinematografici, ma ovviamente solo uno attira la mia attenzione.
Faccio un paio di respiri profondi ed entro, fiondandomi verso una delle biglietterie. La tipa alla biglietteria mi guarda, attonita... mi chiedo cosa stia fissando, ma poi ci arrivo senza troppi sforzi: osserva l'enorme sorriso idiota a 32 denti che mi si è stampato sulla faccia.
Quando poggio il mio fondoschiena su una delle poltrone della sala, sono eccitatissimo come Rocco Siffredi su uno dei suoi set.
In sala cala il buio, vengono proiettati i soliti trailer, nulla che non abbia visto già ... ma poi ci siamo...


Sebbene il film s'intitoli "Captain America", si tratta a tutti gli effetti di una pellicola sugli Avengers, essendo di fatto il seguito di "Age of Ultron". La storia riprende da dove ci eravamo fermati, allacciandosi anche con gli aventi di "The Winter soldier". Sebbene sia in parte ispirato all'omonimo fumetto di Millar e McNiven, il filo portante nella narrazione si basa principalmente sull'inseguimento di Bucky Burnes, più che sui risvolti socio-politici atti a far registrare tutti i super umani, perché non agiscano più indisturbati e impuniti qualora, per salvare qualcuno, sfracellassero un intero edificio.
Al di là di questo, Civil War è un film che funziona davvero bene. Si tratta di un grosso giocattolone che non annoia mai, per di più davvero ben scritto: la storia risulta nettamente migliore di tutte quelle pippe pseudo religiose che aveva provato a rifilarci il recente "Batman V Superman", dosando bene il ritmo della narrazione, non scadendo mai nel ridicolo (il che, parlando di tizi in calzamaglia che se le danno di santa ragione, è davvero una piccola vittoria), e regolando in maniera sapiente l'umorismo di cui ormai sono solitamente impregnate le pellicole Marvel. Tutti i personaggi messi in scena, poi, sono utilizzati abilmente e a ciascuno è riservato il giusto spazio (il migliore, per quanto mi riguarda, è Black Panther).
 La regia dei fratelli Russo, invece, mostra inizialmente gli stessi difetti già riscontrati in "The Winter soldier": le sequenze di lotta, per quanto spettacolari, sono dirette con scarsa "sequenzialità", e talvolta risultano un po' confusionarie; fortunatamente migliorano strada facendo.
Ma ora arriviamo al vero nocciolo della questione, che non ha fatto dormire gli appassionati per mesi: l'entrata in scena del nuovo Spider-Man.
L'uomo ragno di Tom Holland promette fottutamente bene: nonostante appaia giusto poco più di mezz'ora, posso dire che è promosso a pieni voti: simpaticamente migliore di quell'abominio interpretato da Garfield il gatto, e assolutamente all'altezza di quello di Maguire per quanto riguarda la personalità e la fisicità. Marisa Tomei, poi, anche a cinquant'anni è sempre un bel vedere e non posso che trovarmi d'accordo con Tony Stark, quando questi le affibbia il simpatico nomignolo di "zia Gnocca"!

Arrivati alla fine di queste brevi considerazioni, non posso che tirare due conti: do al film, oggettivamente, un 8, a causa di qualche riserva (durata sempre troppo eccessiva, seppur sostenibile in questo caso, e qualche piccolo errore di regia). Ma se, in fondo al vostro cuoricino, siete ancora un po' bambini... allora, beh, arrotondate pure ad un bel 10 pieno! :)

2 commenti:

  1. se avessi letto questo post prima di vederlo mi sarei detto: sarò stato influenzato dalle opinioni di gianluca?
    perché mi son trovato a fare esattamente le tue stesse riflessioni, a parte la gnocca della zia di spidey, che ho notato non essere la vecchietta proposta negli spider man classic dei fumetti anni 80, ma non ho pensato a lei piu di tanto xche non la conosco come attrice.
    per il resto mi trovo:
    miglior personaggio black panter
    tempi un po lunghi (ho portato mia figlia ed ha resistito forse x mostrarmi che non si addormentava ai film)
    scene d azione un po incasinate, stancanti alla vista

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    Risposte
    1. Già, la durata eccessiva comincia a scocciarmi, perché sta diventando la norma... stare tre ore al cinema è davvero dura, ma per questo film erano abbastanza sostenibili.
      Marisa Tomei (la "Zia Gnocca") ha interpretato una spogliarellista nel film "The Wrestler"... e anche lì era davvero un bel vedere! :D

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