mercoledì 13 gennaio 2016

Presentarsi ad una casa editrice

Se la volta scorsa abbiamo analizzato i mercati del fumetto (precisamente qui), oggi mi sembra giusto darvi qualche consiglio al fine di farvi comprendere come e in che modo dobbiate presentarvi ad un editor, facendo una buona impressione.
Innanzitutto ci sono due modi sicuri per raggiungere una casa editrice: presentarsi alle fiere o, più semplicemente, per via epistolare, allegando dei disegni (oggi, comunque, c'è il web che agevola la seconda opportunità... quando io spedii alla Bonelli, mandai tutto a mano, in una busta).

Per natura, vi sconsiglierei le fiere: gli autori e gli editor (non tutti, fortunatamente), sono sempre mal disposti durante le convention, causa anche lo stress delle manifestazioni... se però siete dei geni e portate in visione lavori superlativi, allora potreste avere delle chance.
Alcuni di loro sono talmente "stanchi" (altri, in realtà, semplicemente strafottenti), da accampare qualsiasi scusa pur di togliersi di torno "quelli delle fiere", talvolta incorrendo anche in disastrose figuracce: tipo Luca Enoch che, seduto dietro lo stand Bonelli, si rifiutò di visionare alcuni miei lavori (tra l'altro non è che avrebbe dovuto prendermi lui a lavorare), in quanto "aveva un aereo da prendere", salvo poi cambiare subito idea, quando gli feci notare che io ero già in contatto con la Bonelli e che conoscevo Luca Del Savio... fu allora, però, che feci spallucce, e gentilmente gli dissi di non volergli più mostrare i miei disegni, perché lui "aveva l'aereo da prendere" (ovviamente è rimasto lì seduto anche per le due ore successive: evidentemente l'aereo avrà avuto un "ritardo"... cose che capitano).

In ogni caso, se fate parte della schiera di "quelli delle fiere" dovrete armarvi di pazienza e perseveranza, e sopratutto di un buon portfolio: fate una selezione dei vostri migliori lavori, almeno tra i dieci e i venti disegni (non di più, li fareste solo annoiare), e posizionate quelli che ritenete tecnicamente validi all'inizio, proscrivendo i più vecchi alla fine.
Oggi giorno molti editor organizzano incontri appositi con gli esordienti, relegando la loro disponibilità ad orari specifici. Se così non fosse, allora cercate di puntare sul cavallo giusto e scegliete con cura i vostri editori, prediligendo quelli più "freschi": se vi dico che "il mattino ha l'oro in bocca", sapete già cosa intendo... oppure presentatevi dopo pranzo, che a stomaco pieno sono anche più gentili. Quando vi troveranno degli errori evitate scuse e non replicate, a meno che non siate in grado d'imbastire una discussione interessante, riuscendo così a stimolare anche la loro curiosità. Se vi chiedono la mail o vi danno la loro, chiedendovi di continuare a mandargli qualcosa, vuol dire che avete fatto colpo. Buon per voi, ma non fatevi illusioni, perché, nel frattempo che spedite, potrebbero anche essersi dimenticati di voi... senza contare che dovreste mettere in conto che la vostra corrispondenza potrebbe semplicemente sfociare in un nulla di fatto.

Comunque sia, se invece partiste già dal presupposto di voler spedire i vostri lavori direttamente per posta, allora vi rimando a questo elenco di cose da tenere a mente e che potreste trovare utile:
1) Fate una buona presentazione di voi stessi: nome, cognome, età e, se avete già delle esperienze, fatelo presente.
2) Siate brevi, ovvero non perdetevi in inutili moine, e non dilungatevi troppo: una pagina è più che sufficiente
3) Siate sinceri, non inventate nulla: se siete dei pischelli appena usciti da una scuola del fumetto, ditelo apertamente!
4) Siate simpatici, ma non troppo, ovvero non fate gli amiconi, perché potreste diventare stucchevoli: utilizzate la carta dell'ironia, solo se lo humor fa già parte del vostro essere.
5) Professionali: esatto, date già una parvenza di professionalità, magari facendo presente il tempo che ci mettete per fare una pagina (e più veloci siete, meglio è), ovviamente evitando di mentire (e questo si ricollega al punto 3): non dite che realizzate una tavola in un giorno e poi ci mettete una settimana, putacaso vi facessero fare delle prove, si accorgerebbero immediatamente della stronzata che avete sganciato...

Ovviamente tutte le parole del mondo non servono a nulla da sole, senza delle ottime tavole allegate. Sceglietene due o tre, giusto per mostrare quello che sapete fare. Non necessariamente dovete per forza inviare pagine inerenti ai personaggi della casa editrice a cui avete deciso di spedire. Se avete fatto colpo, vi sarà comunque chiesto di mettervi alla prova sui loro personaggi. In quel caso, a meno che non vi sia richiesto esplicitamente di lavorare su un determinato character, potete sceglierne liberamente uno che vi piace o che sia alla vostra portata artistica e concentratevi su quello (io andavo forte su Brendon: non ho mai capito perché inviavo pure Nathan Never, che la fantascienza non la so fare, e Dylan Dog, che Rupert Everett non lo so disegnare... boh).
Con questo chiudiamo. Spero che questi consigli vi siano utili per il vostro avvenire. la prossima volta vi spiego come presentare un progetto, qualora vogliate emergere come autori completi.

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