sabato 1 ottobre 2016

Che bella, sei

Quando tu sei nata, io già c'ero, venuto al mondo in una folle notte di primavera.
Del tempo è passato, prima che c'incontrassimo,
E quando è stato, t'ho osservata, sebbene per te io non esistessi.
Fu il tuo viso a destare la mia attenzione, e la tua voce fece il resto.

"Che bella, sei", pensai.

Ma hai continuato a non vedermi,
e quando ho cominciato ad esser visibile,
grattando via la crosta che offuscava i tuoi occhi  vivaci,
hai visto quello che volevi vedere.
Tutto ciò che t'ho mostrato era un'illusione,
Tutto ciò che hai vissuto era un sogno,
E ti ho odiato per come mi hai fatto sentire.
E talvolta ancora ti odio.
Eppure, nelle interminabili sere di solitudine, ripenso al tuo essere,
e spero che la fresca brezza trasporti il mio pensiero lontano,
mentre sento sempre costante il desiderio di perdermi dentro di te,
E nel momento in cui passo il mio tempo a rimuginare sul tuo ricordo,
un mesto sorriso appare sul mio volto,
finché dolci parole occupano la mia testa...

"Che bella, sei", penso.

2 commenti:

  1. La verita' e' che non ho nessun commento sagace. Ti mando un abbraccio, per quello che vale.

    C.

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    Risposte
    1. Un abbraccio è sempre ben accetto... purché non sia seguito da una pugnalata alla schiena. :P
      Stavolta la battuta sagace ho cercato di farla io. In ogni caso, grazie davvero dell'abbraccio. :)

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