Credo che tutti, chi più chi meno, abbiano letto dell'iniziativa intrapresa nei giorni scorsi, quando il corriere della sera ha raccattato in giro per il web centinaia di sketch realizzati da fumettisti professionisti e non, per realizzare un libro collage e commemorare le vittime della redazione di Charlie Hebdo, attaccata da terroristi.
Bella iniziativa quella di corriere, peccato che per cavalcare l'onda la redazione non si sia presa la briga di chiedere il consenso di tutti gli artisti coinvolti, scatenando le ire dei più. Il corriere ha ammesso i propri errori, e chiesto giustamente scusa agli autori... ma tutto ciò mi ha portato a fare una singolare riflessione: il "furto d'opera" perpetrato dal corriere potrebbe essere messo in relazione con il saccheggio delle opere altrui, che molti autori compiono per scrivere le proprie storie? Secondo me sì, anche se per molti la cosa viene liquidata come citazione artistica; ma allora qual è il confine tra citazione e plagio? Copiare vignette e situazioni da una storia, solo perché ti è piaciuta, non significa che stai rubando il lavoro altrui? E il panorama italiano ne è pieno di gente così, senza dover fare necessariamente nomi. Eppure... eppure questa è chiamata citazione (perché poi alla fine dell'albo viene detto da cosa si è preso questo o quello)... embé, il corriere della sera non avrebbe citato gli artisti coinvolti, alla fine?
Inoltre, ho avuto modo di leggere in rete che molti ancora si lamentano per la scialba organizzazione dell'iniziativa e su questo siamo tutti d'accordo; ora io dico: e va bene che questi hanno sbagliato, ma si sono scusati e hanno fatto i propri mea culpa ammettendo l'errore a più riprese (anche privatamente con molti degli autori, ho letto). Cosa volete ancora? Le loro teste? Bene, dirigetevi verso la loro redazione, kalashnikov in mano, e fate piazza pulita...
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