Dolls

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Inquadratura a mezzo busto di una donna, nella penombra di una stanza. Non ne distinguiamo i lineamenti
Dida: Mio Padre, cioè tuo nonno, faceva un lavoro molto particolare...
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Stessa inquadratura di prima, solo che sullo sfondo ora si sta parendo una porta. L'ombra arretra davanti alla luce. Cominciamo a distinguere i tratti della donna, ma lievemente.
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Zoom in. Mezzo busto di un uomo di mezza età, vicino alla porta aperta. :
Dida: lui...
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Campo medio. L'uomo di spalle, in piano americano. Davanti a lui c'è la donna. Ma non è una donna... è una bambola, quelle  di lattice, utilizzate per il piacere maschile. La bambola è nuda, seduta su un divanetto a gambe divaricate. Purtroppo è incompleta: le mancano parte dei capelli, va inserito il pube.
Dida: costruiva donne...

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L'uomo si siede davanti alla bambola. Campo medio, entrambi personaggi in scena sono ripresi a figura intera, di profilo.
Dida: Lo faceva con una cura particolare.
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Dettaglio delle mani dell'uomo, che monta i capelli sul capo della bambola. Si aiuta con l'apposito strumento, che ora non ricordo come si chiama.
Dida: Ha sempre detto che il suo era un atto di amore.
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La sua mano tasta il seno, per testarne la morbidezza.
Dida: Amore verso gli uomini soli, che così potevano sentirsi meno soli, e che potevano avere una compagna che avrebbe fatto tutto quello che desideravano...
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Altro dettaglio: Ora sta montando la vagina, che prima mancava.
Dida: E soprattutto verso le donne. Lui le amava all'inverosimile. Per questo le costruiva... il suo scopo era creare la fanciulla più bella che si fosse vista sulla faccia della terra, un'opera d'arte...
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Primo piano dell'uomo, sorridente, che guarda verso la bambola, in realtà verso il lettore.
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PP della bambola, stessa inquadratura di prima. Guarda verso il lettore, ma con inespressività.

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In primo piano l'uomo e la bambola: l'uomo guarda la bambola quasi come un innamorato. In secondo piano, che guarda dalla porta c'è un ragazzo: il figlio.
Dida: Mio padre era una persona strana...
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Pp sul volto del ragazzo...
Dida: trovavo curiose le sue fisime... non sapevo se averne paura o esserne affascinato.
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Stacco. Il ragazzo, il figlio, è ora un po' più grande, un adolescente. Sta facendo l'amore con una bambola creata dal padre. L'immagine non deve essere volgare.
Dida: Quando raggiunsi la maggiore età, decisi di perdere la verginità con una delle bambole realizzate da tuo nonno.
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Il giovane bacia romanticamente la bambola.
 Dida: E fu bellissimo...
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Il giovane accanto al padre: lo aiuta nel costruire le bambole, gli passa gli attrezzi.
Dida: Decisi allora di aiutare mio padre. Avrei imparato tutto da lui sul come costruire una bambola perfetta... talmente perfetta da sembrare viva

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Stacco: Il giovane al lavoro su un corpo
Dida: Cominciai a sperimentare per conto mio...
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una bambola orribile sul divano in M.B
Con risultati discutibili...
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Stessa inquadratura di prima, una bambola migliore stavolta
Dida: Però, andavo migliorando
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Stessa inquadratura di prima. Una bambola bellissima.
Dida: Fino a rasentare la perfezione
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PP del giovane, stavolta un po' più adulto: sorride, ha lo sguardo vacuo...
Dida: non me ne resi conto ma... tuo nonno mi aveva passato le sue stesse ossessioni...

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Stacco. Il giovane s'è fatto uomo. è seduto ad un tavolo. Di spalle, davanti a lui, c'è un bambino. Non vediamo il bambino in volto.
Uomo: Ma poi sei arrivato tu. Mi hai salvato...
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PP dell'uomo. Sembra dimagrito, con la barba...
Uomo: Quando sei nato ero al settimo cielo...
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Mb dell'uomo, che continua a farneticare guardando verso il lettore, gesticolando con le mani.
Uomo: Grazie a te sono uscito dal baratro della follia. Te ne sarò per sempre grato...
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PP del bambino, lo vediamo in faccia... solo che non è un bambino... è una bambola in lattice, fatta ad arte...
VFC: Figlio mio...

Sopra un piccolo omaggio per questa storia, da parte di Nathalie. Merci, chérie. :)