mercoledì 30 novembre 2016

Work in progress

Tra la depressione, il lavoro e The Witcher 3, porto comunque avanti le mie cosucce, tra cui Il Monaco, così vi posto qui qualche anteprima. Come al solito non so per quando sarà pronta la seconda parte della storia, ma mi prendo il mio tempo. Nel caso, altri aggiornamenti per Natale! 🙂





lunedì 14 novembre 2016

Film che consiglio - Speciale Film Biografici

Rieccoci qui alla nostra rubrica preferita, che mancava da un po'. Oggi intendo occuparmi dei biopic, film biografici. Non siete affascinati ed incuriositi dai retroscena della vita di determinate persone? Talvolta io sì, e queste pellicole, sebbene un po' romanzate, ci vengono in aiuto. Andiamo ad incominciare.

La bamba (Luis Valdez - 1987)



La storia di Ritchie Valens, un ragazzo di umili origini che salì alla ribalta per il suo talento musicale, divenendo in poco tempo uno dei cantanti più famosi e apprezzati degli anni 50, almeno fino al giorno della sua morte prematura, avvenuta in un incidente aereo. La Bamba, il tradizionale brano spagnolo che Valens ha trasformato in una canzone rock e che dà anche il titolo alla pellicola, è ancora oggi molto noto, oltre che pluripremiato.
Da bambino adoravo questo film, tanto che chiesi a mio padre di comprarmelo... insieme alla cassetta contenente la canzone.

Ed Wood (Tim Burton - 1994)

Edward D. Wod Jr. era uno giovanotto con un pallino: voleva diventare un regista di fama mondiale, ricordato da tutti. Alla sua morte il suo desiderio sarà esaudito: tutti lo ricorderanno come il peggior regista nella storia del cinema.
Sempre al verde, ciò che spinge Wood è la cocente passione che prova verso quest'arte, così lontana da lui. Ridicoli, sgrammaticati, mal scritti e mal diretti, oggi i suoi film sono cimeli su come il cinema non andrebbe fatto... eppure, con senno di poi, se Ed Wood fosse oggi ancora vivo, e avesse a disposizione anche solo la metà dei soldi che Hollywood sperpera per pellicole discutibili, sarebbe paragonabile ad un Michael Bay a caso, ma con più cuore, perché sì, Wood il cinema lo amava davvero. Forse troppo. E non era ricambiato.
Tim Burton realizza il film in bianco e nero, mitizzando forse lo stesso Wood, tratteggiandolo con ironia, ma senza infierire su un uomo che voleva solo realizzare il suo sogno: diventare (un grande) regista.
P.S. Ed Wood ebbe almeno il merito di riportare in auge Bela Lugosi, tristemente abbandonato da tutti... e scusate se è poco...  

Demoni e dei (Bill Condon - 1998)



Gli ultimi giorni di vita del regista James Whale sono raccontanti con eleganza dal Bill Condon in questo bel film con Ian McKellen e Brendan Fraser.
Il regista è ormai solo e dimenticato quasi da tutti, eccetto qualche studente di cinema che va a trovarlo a casa per chiedergli del suo capolavoro, "Frankenstein".
L'esistenza di Whale è anche tormentata da una malattia irreversibile che gli sta divorando il cervello. Conscio del fatto che, ben presto, il suo spirito andrà via molto prima del suo corpo, decide di passare del tempo col suo giardiniere, di cui si è invaghito, sperando che lui possa dargli la pace che, da anni, anela...  

Factory girl (George Hickenlooper - 2006)



La tragica storia della bellissima Edie Sedgwick, divenuta negli anni 60 una vera e propria icona pop, attraverso Andy Warhol, che ne fece, per breve tempo, la sua musa ispiratrice. La dissoluta factory dell'ambiguo Warhol, e la sempre più crescente popolarità la trasformarono in una tossicodipendente, scaraventando Edie, troppo fragile, troppo dolce, in un baratro infernale senza ritorno.
Si tratta di una pellicola davvero ben costruita, amara verso la fine, che si sofferma molto sul rapporto affettivo e lavorativo che Edie ebbe con Warhol. Recuperate questo film, se volete (ri)scoprire la storia di una donna troppo delicata, quasi come un fiore, per poter sopravvivere in un mondo come quello di Andy Warhol, popolato da troppi ingannevoli mostri.

W. (Oliver Stone - 2008)



Certo non il film migliore di Oliver Stone, ma comunque molto interessante. La pellicola ripercorre la giovinezza e l'ascesa politica di George W. Bush, divenuto presidente degli Stati Uniti d'America, nonostante lui anelasse a diventare una star sportiva. Il film di Stone è ricco di ironia, e si lascia seguire senza problemi, dipingendo Bush come un uomo poco riflessivo, con scarse doti politiche quanto cerebrali, spinto solo dal desiderio di compiacere il padre. Lo consiglio, perché oggi, un uomo simile, ha messo piede alla Casa Bianca... e mi chiedo come ci sia arrivato...

The Girl - La diva di Hitchcock (Julian Jarrold - 2012)



Che il buon Hitch avesse una vera e propria ossessione per le bionde, è cosa nota... forse meno noto è il suo travagliato rapporto con Tippi Hedren, la star di due suoi celebri capolavori, "Gli uccelli" e "Marnie". L'attrice ebbe con lui "inspiegabili" divergenze, tanto che durante le riprese di Marnie riufiutò sempre di rivolgergli la parola. Questa pellicola, purché prendiate con le pinze quanto vi viene mostrato, ce ne svela la ragione: Hitch s'innamorò perdutamente dell'attrice, tanto da molestarla ripetutamente sul set, portandola all'esasperazione assoluta.
Jarrold confeziona una pellicola di ottima fattura, ben raccontata, facendo letteralmente a pezzi un mito del cinema, mostrandolo semplicemente come un vecchio libidinoso, incastrato in un matrimonio che non vuole e in una vita che non desidera... siamo lontani dalla verità? Chi può davvero dirlo...

Get on up - La storia di James Brown (Tate Taylor - 2014)



"Mr. Dynamite", "Universal James", "Mr. Please Please Please" e il più noto "Il padrino del Soul", erano solo diversi soprannomi con cui era conosciuto il grande James Brown. Questa pellicola ripercorre tutta la sua esistenza, fin dalla povera infanzia, in cui era "costretto" a lavorare in un bordello come "cercaclienti", fino alla consacrazione nel mondo della musica, diventando una vera e propria leggenda.
Il film non solo contiene tutti i brani più importanti di Mr. Brown, ma affronta pure numerosi temi sociali e privati che lo hanno visto protagonista nel corso degli anni, il tutto raccontato sapientemente e con ritmo, in 140 minuti che, devo dirlo, non si sentono affatto. Se siete fan del soul e volete saperne di più sul mitico James Brown, dovete assolutamente guardare questo film! :D

E con Get on up, ci salutiamo! Alla prossima!