Sono riuscito da poco a giocare "The Last of Us", e devo dire che ne sono rimasto notevolmente colpito: si tratta di un qualcosa che trascende il concetto stesso di videogioco, elevandosi a qualcosa di più. Non vedevo una storia così ben scritta e profonda ormai da molto tempo (roba che se l'avesse fatta Kirkman, invece di dedicarsi a "The Walking Dead", ora staremmo tutti a dire che è il nuovo Alan Moore); l'intro del gioco, in cui si pilota la figlia del protagonista, Joel, è davvero incredibile: violento, ma al tempo stesso delicato e tenero, e io non ho potuto fare a meno di tirare giù qualche lacrimuccia e, credetemi, nessun gioco era mai riuscito a farmi venire i lucciconi agli occhi. Persino mio padre si è appassionato all'epico viaggio di Joel ed Ellie, attraverso questa America devastata e corrotta dal fungo che ha trasformato molti esseri umani in mostri, e alla fine del gioco non ha potuto fare a meno di esclamare: "Una storia bellissima!". E io, dal canto mio, non ho potuto frenarmi dal fiondarmi al tavolo da disegno e tirare fuori un piccolo tributo, che potete vedere di seguito.
Ne approfitterò anche per mostrarvi il lavoro che c'è stato dietro questa illustrazione. Prima di disegnare, ho riflettuto su cosa volessi effettivamente mostrare, inizialmente ero ben disposto verso una scena di lotta, ma poi ho optato per un qualcosa di più "sereno": Joel ed Ellie seduti intorno al fuoco, che riposano prima di ripartire. Quindi ho buttato giù una bozza alquanto veloce dei personaggi, per farmi almeno un'idea delle pose che dovevano assumere: ho pensato che se Ellie fosse stata impegnata a leggere qualche fumetto (cosa che fa spesso nel gioco), Joel poteva invece essere impegnato ad intagliare un cavallo.
Come potete constatare, rispetto al definitivo, la matita mantiene sempre una freschezza che poi è difficile tenere nell'inchiostrazione. Ma almeno l'inchiostro ti consente di correggere tutte le magagne di cui non ci si rende conto inizialmente: potete osservare una Ellie decisamente diversa dalla sua versione finale, questo perché mi sono reso conto ben presto che il fisico che avevo disegnato non funzionava, in quanto troppo "salsicciotto", inoltre il viso mi piaceva poco e non somigliava a quello del gioco. La Ellie originale è magrolina, un po' allampanata se vogliamo e io volevo che il disegno rispettasse il più possibile la sua controparte ludica. Noterete anche che mancano numerosi dettagli, come la teiera sul fuoco e le scatolette di cibo, che sono state inserite direttamente con l'inchiostro; questo perché non ero ancora sicuro di cosa inserire come elemento scenico e quindi ci ho riflettuto solo in seguito. Però, ero sicuro di voler inserire una città sullo sfondo, con il sole alle spalle, sebbene non sapessi effettivamente cosa disegnare. Così, anziché andarmi a ricercare immagini di città da "truccare", non ho fatto altro che fotografare dal mio televisore una sequenza particolare del gioco, e riprodurre la città che si vedeva, in questo caso Salt Lake City.
Quando sono andato a disegnare la città, però, mi sono accorto che con il sole alle spalle, anche i personaggi sarebbero dovuti andare in ombra, ma stavolta avevo anche un'altra fonte di luce, quella della teiera, che mi è servita per dividere in maniera chiara e netta i protagonisti dallo sfondo della città e del cielo che, al contrario, era quasi completamente nero.
Inoltre, se osservate meglio il definitivo, noterete che ho leggermente abbassato l'opacità dello sfondo, in modo da marcare più chiaramente la divisione del primo piano dal secondo.
Ecco, questo è tutto. Spero che apprezziate l'illustrazione, e che il mio resoconto vi sia d'aiuto per i vostri disegni. Ci sentiamo, alla prossima!
Ciaoz